Mappatura molecolare del cervello umano nelle demenze

Si stima che circa 50 milioni di persone in tutto il mondo siano colpite da demenze età-correlate, patologie che quindi hanno e avranno anche in futuro un peso economico e psicologico sulla nostra società. Tuttavia i meccanismi molecolari che predispongono o guidano tali patologie durante l’invecchiamento sono ancora oggi poco conosciuti.

L’obiettivo che si pone  questa ricerca è quello di approfondire le caratteristiche biologiche presenti nelle diverse aree cerebrali che potrebbero aiutare a capire i meccanismi molecolari che favoriscono l’instaurarsi della demenza di Alzheimer e anche altre demenze.

Quello che caratterizza questo studio è la possibilità di usare materiale umano post-mortem di casi ben seguiti e studiati in vita. In particolare, per queste valutazioni sono stati considerati 3 soggetti con demenza di Alzheimer, 3 soggetti con sinucleinopatia Lewy Type e 3 soggetti controllo, cognitivamente sani.  Le 5 aree cerebrali analizzate sono: lobo temporale, lobo parietale, sostanza nera, ippocampo e cingolo anteriore.

Grazie all’utilizzo complementare della caratterizzazione trascrittomica ed epigenomica di varie aree cerebrali sarà possibile comprendere l’impatto e l’importanza dei cambiamenti nel panorama regolatorio del DNA sulle diverse tipologie di demenza. In particolare i dati generati da questo studio avranno l’enorme potenziale di consentire una migliore interpretazione funzionale delle varianti genetiche che risiedono in quelle aree cerebrali o di marcatori epigenetici associati alla malattia indipendentemente dalla genetica.

I risultati ottenuti in questo studio sono le premesse necessarie per permettere anche lo sviluppo di nuove terapie, in particolare di quelle epigenetiche che, rispetto alle terapie tradizionali, presentano diversi vantaggi. Questa terapie nello specifico potranno essere:

  • Personalizzate: si genera una mappa unica del cervello di soggetti affetti da demenza di vario tipo e questo sarà fondamentale per definire mediante criteri rigorosi la patogenesi individuale, specifica di quel soggetto.
  • Predittive: la correlazione tra le caratteristiche cliniche e la mappa molecolare del cervello potrà fornire indicazioni sulla traiettoria della malattia e sulla prognosi.
  • Preventive: dalla previsione di una traiettoria di malattia si potranno ipotizzare strategie interventistiche mirate a diversi livelli di alterazione molecolare e strutturale.
  • Partecipative: i dati potranno essere estesi e valutati su altri donatori afferenti alla Banca del Cervello; infatti dalla mappatura molecolare potrebbero derivare informazioni utili per seguire e prevedere le traiettorie cognitive dei donatori durante il follow-up della Banca del Cervello.

Le spese del progetto saranno condivise paritariamente tra fondi a disposizione della Fondazione Golgi Cenci ed un supporto garantito dalla Fondazione Serpero.