WHY A DEGENERATIVE DEMENTIA RESEARCH CENTER?

L’invecchiamento della popolazione ha fatto aumentare i casi di demenze degenerative primarie, che sono  caratterizzate da deterioramento progressivo delle funzioni cognitive e perdita dell’autonomia necessaria per la vita di relazione. La forma più frequente e conosciuta è la malattia di Alzheimer,  ma vi sono altre forme di demenza, non meno importanti ma meno frequenti, come la demenza di origine vascolare, la demenza a corpi di Lewy,  la demenza fronto temporale,  il complesso Parkinson-demenza, la degenerazione corticobasale, la paralisi sopranucleare progressiva, etc.

L’eterogeneità clinica delle demenze fa sì che i bisogni assistenziali siano diversi da malato a malato, e mette in evidenza la mancanza di preparazione specifica del personale impiegato nell’assistenza. Il problema appare nella sua dimensione reale quando il numero degli ammalati (circa 500.000 in Italia) e la crescita di domanda di prestazioni mirate sono messi a confronto col numero di strutture diagnostiche e assistenziali ad esse dedicate, e col fatto che ciascuna di queste strutture opera con protocolli e finalità non del tutto confrontabili fra loro. E’, inoltre, molto modesta l’offerta di prestazioni diagnostiche specifiche, soprattutto nell’ambito della caratterizzazione genetica e di markers biologici di malattia.

Based on these observations, the Foundation has identified three areas where research activities need to be promoted:

***

WHY SET UP A RESEARCH CENTER ON BRAIN AGEING AT THE GOLGI INSTITUTE IN ABBIATEGRASSO?

Nella foto: Camillo Golgi che conduce i suoi studi sulla reazione nera

L’istituto Geriatrico “Camillo Golgi” possiede un reparto di degenze riabilitative  neuromotorie geriatriche, un nucleo Alzheimer per degenze temporanee e due nuclei di Residenza Sanitaria Assistenziale Alzheimer,  oltre a diversi nuclei di RSA. Fornisce inoltre servizi a domicilio infermieristici e fisioterapici tramite Voucher nella zona di Abbiategrasso.
Of no less importance is the fact that it is home to the Alzheimer's Evaluation Unit.

The main reasons for this choice can be summarized as follows:

  • Opportunità di far incontrare l’attività di assistenza di una grossa popolazione di anziani  seguiti nel tempo con l’osservazione, lo studio, la ricerca che, di solito, si attua in ambienti clinici specializzati con pochi malati seguiti per un tempo più breve. L’opportunità di disporre di un’ampia casistica di studio consente una nuova e più ampia visione statistico-epidemiologica di queste sindromi.
  • L’utilizzo a questi fini della tradizione consolidata in questa sede dell’assistenza di buon livello ai malati di Alzheimer e di altre demenze, soprattutto nelle fasi severe della malattia.
  • Un più ampio sviluppo della tradizione di studio e di pubblicazioni scientifiche, didattiche e divulgative da parte della equipe medica dell’Istituto, già conosciute in ambito nazionale che testimoniano e sono garanzia di una diffusa motivazione e attenzione ai temi della ricerca.
  • The presence of a Golgi museum, together with the fascinating architectural structure of the historic Institute named after the first Italian Nobel Prize winner, Camillo Golgi, who served as the first doctor there from 1873 to 1876, the years in which he created the so-called "black reaction" that later (1906) earned him the Nobel Prize for Medicine.
  • The willingness and interest of the ASP Administration and the City of Abbiategrasso towards the initiative.
  • The availability of adequate space at a time of architectural and structural renewal of the Institute.