Il progetto “Banca del Cervello, attività di ricerca e servizio alla comunità: un investimento presente per migliorare il futuro” della Fondazione Golgi Cenci vince un contributo dal Fondo di Beneficienza Intesa San Paolo 2021/2022.

La Fondazione Golgi Cenci si è fatta un regalo di Natale, ricevendo 120.300 € per la seconda annualità del progetto per lo sviluppo della nostra Banca del Cervello, con il contributo di tutti i settori di ricerca che caratterizzano il nostro centro.

La commissione di valutazione ha ammesso e poi premiato il progetto di ricerca che riguarda anche, tra le attività proposte e portate avanti all’interno del progetto, il miglioramento della attività di analisi istologica del tessuto cerebrale e lo sviluppo di una più recente linea di ricerca che riguarda la coltura di cellule umane vitali ottenute da biopsia cutanea e meningea post mortem. E’ sicuramente affascinante l’idea che anche dopo morti, una parte di noi non solo può contribuire a migliorare la vita di chi viene dopo, ma addirittura alcune nostre cellule possano continuare a vivere, a riprodursi e a partecipare ad esperimenti scientifici di laboratorio!

La Fondazione, che ha nel suo staff biologi giovani ma già esperti in questo tipo di ricerche, vuole sviluppare questi esperimenti potendo disporre di una “banca biologica” di grandissimo valore e certamente unica in Italia.  Nonostante lo sviluppo di tante tecniche di studio del cervello come la Risonanza Magnetica e la PET, lo studio del cervello come organo rimane insostituibile ancorché estremamente difficile. Per fare un esempio recente, lo studio del cervello al tempo della fase peggiore della pandemia da COVID-19 ha permesso ai medici e biologi della Fondazione di stabilire, fra i primi al mondo, che l’encefalo può essere danneggiato gravemente dall’infiammazione, dal danno vascolare e dal calo dell’ossigeno ma che il virus non si riproduce nel cervello umano.

Le cellule mantenute vive e vitali a temperatura bassissima (azoto liquido  a circa – 196  C°)  possono essere  “resuscitate” e fatte riprodurre in appositi ambienti supersorvegliati. E’ possibile quindi studiarle e anche trasformarle ad esempio da cellule della cute a cellule del sistema nervoso.  Tutto questo naturalmente ha un costo rilevante  sia in termini economici che di impegno dello staff di ricerca, che, considerato lo scarso investimento che in Italia si fa sulla ricerca, fa della esperienza della Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso  qualcosa di eccezionale nel panorama italiano e non solo.

Ad oggi, hanno aderito alla donazione post-mortem del tessuto cerebrale circa 300 persone.  Attualmente la banca biologica della Fondazione conta su 41 encefali di donatori, e di altri 10 di persone decedute per COVID. A questo si aggiungono più di 50.000 provette con plasma e sangue conservate a – 80.

Naturalmente il contributo del Fondo di Beneficienza Intesa San Paolo, per quanto consistente e importante, non è sufficiente a garantire tutte le attività di ricerca. Per questo facciamo costantemente appello alla generosità dei cittadini, anche nel destinare il proprio 5×1000 alla Fondazione Golgi Cenci.

Dai ricercatori della Fondazione, psicologi, medici, biologi e statistici, un  augurio di buone feste!

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